Molti sono i modi per recitare un mantra, dipende dall’effetto che si vuole raggiungere e dal nostro grado di esperienza.
In generale: s’inizia sempre a dirlo ad alta voce, mano a mano che s’interiorizza si passa a sussurrarlo, poi lo si ripete mentalmente e infine lo si ascolta dentro di se.
Il mantra funziona meglio quando viene sincronizzato con il respiro, quando si rimane rilassati e naturali e quando si trova il ritmo che gli appartiene.
È importante ascoltare con attenzione quello che si dice, anche dopo molte ripetizioni, come se fosse la prima volta che lo sentiamo.
Infine, determinante è l’impegno che ci mettiamo. È la costanza nel ripetere che viene premiata.
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Puoi scegliere un mantra in base al significato che il suono, la parola o la frase ha per te:
Se poi un mantra si rivela per te particolarmente significativo, anche se è conosciuto o semplice, tienilo sacro e segreto, questo lo renderà più efficace e più potente.
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Il suono, il ritmo e il dire del mantra hanno profondi effetti su di noi, sul corpo, sui pensieri e sulle emozioni e quindi sulla nostra vita. Attraverso di esso possiamo cambiare completamente la nostra vibrazione e finalizzare il suo utilizzo per facilitare il raggiungimento di determinati obiettivi che ci stanno a cuore: cambiare il nostro dialogo interiore, migliorare il rapporto con noi stessi e gli altri, migliorare la salute, le prestazioni mentali, rilassarci o semplicemente crescere come persone.
I Mantra Fenice hanno la particolarità di utilizzare le qualità “medicina” degli uccelli, per aiutarci a ritrovare la nostra spontaneità, il nostro equilibrio e la nostra realizzazione.
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Mantra, una parola, o una sequenza di parole, che a rendere più efficace la nostra meditazione. Mantra, veicolo o strumento del pensiero o del pensare. Pensare, pensiero che offre protezione, invocazione, formula sacra, principio spirituale, pratica meditativa. Ripetere un mantra produce un armonizzazione di tutti i livelli dell’essere, di tutti gli elementi di cui siamo fatti. Ripristina le polarità, porta il bilanciamento degli opposti, equilibrio. Cambia gli stati d’animo, eleva le frequenze, apre le porte della comunicazione con gli aspetti più nobili dell’essere.
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In molte tradizioni si parla della “lingua degli uccelli”. Quando l’eroe ritrova il suo centro, la sua umanità, improvvisamente sembra capire il canto degli uccelli, il suo significato gli si svela e con questo egli ha accesso alla comprensione degli stati superiori dell’essere. Questo linguaggio é lo stesso degli Angeli ed esso é lo strumento per affrontare e vincere i demoni, le ombre dell’esistenza.
Sul piano umano questo linguaggio diventa la poesia, il linguaggio ritmato, il mantra.
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Se vogliamo ripristinare le nostre polarità, la nostra spontaneità naturale, il nostro bilanciamento abbiamo bisogno di modelli che li attivino e li stimolino a crescere. In altre parole abbiamo bisogno di alleati per intraprendere il viaggio.
Le tradizioni che utilizzano il linguaggio simbolico, i nativi americani, gli sciamani ci ricordano che gli animali ci portano una “medicina” naturale, un insegnamento che può aiutarci a rivelare e a guarire parti di noi, ogni volta che ci sintonizziamo con essi.
Gli animali associati al pensiero, al dialogo interiore ed alla voce, sono gli uccelli: i nostri alleati in questo viaggio di cambiamento.
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Non dobbiamo modificare il nostro dialogo interiore semplicemente per renderlo migliore. Ritrovare le polarità del nostro dire significa soprattutto essere noi stessi, in libertà e pienezza. Significa ripristinare spontaneità e leggerezza in tutti gli aspetti della nostra vita e questo passa attraverso la disponibilità di mettersi in viaggio alla riscoperta di se.
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Per attivare le polarità nel nostro dialogo interiore, nella nostra vita e portare o riportare più equilibrio e bellezza in noi, possiamo attingere alle risorse della nostra matrice, la nostra parte istintiva che cela e conserva la nostra vera natura.
Attraverso la voce, opportunamente indirizzata, possiamo ritrovare la nostra essenza che non può essere sbilanciata o distorta da condizionamenti esterni, mode o umori e malumori.
Il nostra voce é unica come le impronte digitali, ci appartiene e ci contraddistingue fin dalla nascita. Attraverso d’essa possiamo così ritrovare noi stessi, la nostra autenticità, il nostro equilibrio e ripristinare il flusso vitale.
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Quando caos, disarmonia,sbilanciamento si manifestano nel nostro dialogo interiore e nella nostra vita isolandoci dal flusso universale, possiamo ripristinare un nuovo senso di unità e armonia passando dalla dualità della separazione, all’unità della polarizzazione. Alto e basso, dentro e fuori, luce e ombra, creano e ripristinano flussi vitali e riportano pace e benessere in noi e nel nostro mondo.
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Splendido incontro ieri pomeriggio. Grazie alla “Freccia d’Artemide” e a Nada Bercè per la gentile ospitalità, all’Associazione VibrAzioni per l’organizzazione e il supporto tecnico. Infine un grazie di cuore alle numerose persone intervenute, per la calorosa partecipazione e l’interesse dimostrato. A presto!😊🙏