Essere iniziato al fuoco significa scoprire e accedere alla sua espressione più elevata, il fuoco della Conoscenza, quello dello Spirito. Si risveglia in noi la coscienza di noi stessi, della Luce che é in noi, del suo potere di trasformazione. Il fuoco può vivificare ma anche distruggere. Può distruggere il passato e ciò che non serve più per aprire le porte al futuro. Conoscere il fuoco significa imparare ad usare la sua forza per illuminare la nostra vita e distruggere le ombre che portano dolore e sofferenza.
🔸guardando una fonte di luce possibilmente naturale (una candela o il sole al tramonto per esempio) chiediti dove vorresti portare più luce nella tua vita e immagina di farlo nel modo che ti viene più facile, vedi quella aspetto o quella parte che diventano tutte luminosa. Al termine ascoltati avrai un piacevole senso di espansione e leggerezza.
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Il fuoco sale verso l’alto, rappresenta perciò le nostre aspirazioni. Allo stesso tempo é forza, intensità, passione. La sua presenza porta luce, chiarezza, su tutti i piani d’esistenza. Il pensiero sostenuto dal fuoco diventa intuizione, rivelazione. Distrugge qualsiasi limite si trovi sul suo cammino, i pensieri limitanti, i condizionamenti, le convenzioni inutili. Attraverso la sua luce trasforma e porta illuminazione. Eleva lo spirito. Aderisce a ciò che arde, indica perciò l’esserci, la presenza.
🔸Qual é l’immagine del fuoco che hai dentro di te?
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Il simbolo di Fenice é un archetipo universale che ci ricorda che gli esseri umani possono affrontare prove terribili senza soccombere. Ci ricorda che c’è speranza per tutti. Anche nei momenti più difficili, quando ci sembra di essere in una buia notte senza fine, tutto può cambiare, una Luce può accendersi in noi e diventare un fuoco di forza rigeneratrice che ci porta a rinascere dalle nostre ceneri.
🔸 Ognuno ha la sua Luce, nei momenti di difficoltà qual’è stata la “Luce” che ti ha guidato, qualsiasi essa sia stata?
L’archetipo del viaggio e della morte-rinascita é pienamente espresso nel simbolo della Fenice. Questo uccello mitologico, che affronta il viaggio per ritornare alla sua terra d’origine, solo per morire e rinascere dalle proprie ceneri, é simbolo sia del pensiero ciclico che di quello lineare. Del pensiero che é in grado di trasformarsi, di guardare a persone, cose, situazioni in modo sempre nuovo, di affrontare enormi cambiamenti, senza perdersi. Del pensiero ricco di conoscenze, di potenzialità e bellezza in grado di utilizzare molteplici punti di vista, senza perdere la propria unicità ed essenza.
Fenice é il simbolo degli Archetipi del movimento creativo, sempre nuovo ma uguale a se stesso. Integro.
🔸 Sicuramente nella tua vita ti sarà capitato di dover rinascere dalle ceneri di te stesso, di una situazione, di una relazione. Prova a richiamare le sensazioni, le emozioni, i pensieri di quel momento. Sii consapevole di te.
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Il Viaggio é un moto lineare, ha un‘ inizio ed una fine.
Ma quando, inseguendo la nostra meta ci liberiamo del vecchio e il nuovo nasce, ritroviamo qualcosa spesse volte dimenticato, il pensiero ciclico, il nostro ritmo interiore. Come la Natura accogliamo la morte e la rinascita che ci permettono di rinnovarci pur rimanendo intrinsecamente uguali. Come gli alberi perdiamo le foglie della passata stagione ma questo ci permetterà di concentrare la forza per far crescere radici, rami e fronde per una nuova fase della nostra vita.
Il pensiero finalmente rinnovato può ora dispiegare le ali e volare verso orizzonti più ampi.
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Dopo che il Viaggio ci ha portato nuove esperienze, consapevolezze, vecchi e nuovi Alleati, arriva u5n punto in cui avviene un cambiamento profondo, una trasformazione.
Ci accorgiamo che non siamo più gli stessi di quando siamo partiti. Stiamo morendo a noi stessi, alla nostra vecchia personalità, alle vecchie abitudini, ai vecchi pensieri e si fa strada in noi qualcosa di nuovo. Sentiamo nascere in noi un seme, pieno di vita, la promessa di un Io nuovo, più grande, forte, saggio, più bello, pronto a crescere.
🔸 Ci sono in questo momento delle parti di te che senti sei pronto a lasciar andare? Allo stesso tempo, ci sono aspetti di te che senti stanno spingendo per emergere?
Gli alleati hanno molti poteri. Sono vari e servono ad affrontare le prove del Viaggio. Rispecchiano quindi le qualità che abbiamo bisogno di sviluppare durante il cammino. Tra i tanti poteri ce n’è uno molto importante, perché ha enormi potenzialità creative: la voce, la parola. Attraverso di essa gli Alleati ci sostengono, ci motivano, ci incoraggiano, ci proteggono e ci consigliano.
La voce crea vibrazioni di bellezza, di armonia, di guarigione, di magia. Ma può anche essere un arma che distrugge e crea dolore e sofferenza. Nel primo caso ci riempirà di forza, nel secondo ce la toglierà.
🔸Quante volte ti dici da solo che non vai bene, ti giudichi e ti vedi pieno di difetti? Quando ti critichi come ti senti? Prova a creare una frase potenziante, un motto per te, che ti dia forza e sostegno per la giornata. Alla fine, come ti senti?
Quando partiamo per un “viaggio” avere i giusti alleati può essere una grande risorsa. Possono essere esterni o interiori: un amico, un esperto, un terapeuta, un Maestro, un avo, un Angelo, un Animale Totem, un essere fantastico, il Maestro Interiore.
Qualsiasi sia la loro forma gli alleati sono figure simboliche, anche se ci accompagnano sul piano concreto. Sono simboli degli Archetipi della nostra psiche. Alcuni sono nostri personaggi interiori che già conosciamo ma altri sono quelli da risvegliare, da integrare durante il viaggio. Sono quelli che alla fine ci faranno scoprire la fondamentale verità: che siamo noi i più grandi alleati di noi stessi.
🔸 Pensa al viaggio che vorresti fare in questo momento, chi sceglieresti come alleato tra chi conosci? Quali altri alleati vorresti scoprire e avere a fianco?
Quando inizia il viaggio molti sono i pericoli che si debbono affrontare. Dipendono dalla chiamata e dal motivo del viaggio. Il primo pericolo é costituito dal “Guardiano di Soglia”, concreto o simbolico, suscita paura e ha il compito di farci capire se abbiamo sufficiente motivazione per metterci in viaggio. Fintanto che la paura sarà tanta non partiremo. Il guardiano é quella vocina interiore che alimenta le nostre paure piuttosto che incoraggiarci a proseguire. Solo se la nostra motivazione sarà sufficiente partiremo e il pericolo che dovremmo affrontare subito dopo, saranno le nostre stesse paure, quelle che ci hanno fatto stare fermi per tanto tempo.
🔸quando vuoi fare qualcosa di nuovo, qual’è la tua paura più grande? Quali sono le scuse che ti dici per non cambiare?
All’interno del grande viaggio che é la vita si possono presentare dei momenti in cui ci viene richiesto di fare un altro tipo di viaggio. Di solito questo inizia con una chiamata, da una spinta dentro o fuori di noi. Può nascere da un momento di precarietà, di insoddisfazione, di crisi relazionale, affettiva, lavorativa o di valori. Ciò porta con se il bisogno di cambiare la routine, di uscire dagli schemi vissuti fino a quel momento, di esplorare nuove situazioni, per scoprire nuove opportunità e nuove potenzialità dentro e fuori di noi. Alle volte la chiamata viene dal “Grande Mistero” ed é la spinta a scoprire un mondo al di là delle apparenze e delle illusioni della materia.
In ogni caso possiamo restare in ciò che conosciamo ma se non affrontiamo il viaggio sappiamo che non avremmo la possibilità di scoprire una nuova parte di noi e della vita.
🔸Ogni momento é buono per partire ma non sempre è il momento. Se ora ti offrissero l’opportunità di “partire”, lo faresti? Se si quale sarebbe il tuo viaggio?
