Nei miti, nelle religioni, nelle fiabe di tutto il mondo possiamo trovare delle immagini originarie, che li accomunano. Rappresentano l’essenza delle cose. Pervadono gli esseri umani e la natura, sono gli archetipi. Contengono l’idea originaria di qualsiasi impulso che l’uomo vive e manifesta, attraverso il suo pensare, sentire ed agire. Sono invisibili ma li possiamo percepire attraverso le sensazioni, gli impulsi e i simboli che arrivano alla nostra coscienza. La forza e l’impulso sono l’essenza dell’archetipo mentre il simbolo é il suo linguaggio.
In moltissime culture animali, piante e pietre sono i messaggeri dello Spirito Divino. Osservando i loro comportamenti l’uomo ha visto in essi espressione di leggi più grandi, leggi universali, che guidano la Natura e l’uomo stesso. Ha usato poi queste conoscenze in molti modi, alcuni per rinforzare il suo ego, altri per trascenderlo. Alcune le ha utilizzate per controllare la Natura a suo vantaggio, altre per comprenderla e svilupparsi con e attraverso di Essa. Ma é solo in quest’ultimo caso che l’uomo è arrivato a comprendere la Legge Ultima, quella che tutto pervade, quella dello Spirito.
Nella nostra società, moderna e civilizzata abbiamo perso da tempo il contatto profondo con la Natura. Un tempo i cieli e la terra erano percepiti popolati non solo di animali e piante ma anche da esseri invisibili che attraverso di essi comunicavano con l’uomo.
Riducendo i nostri sensi, la nostra capacità percettiva solo a ciò che possiamo toccare o vedere concretamente, abbiamo perso molto di quello che la Natura può darci o dirci.
La prossima volta che sei in contatto con Essa, mentre fai una passeggiata tra gli alberi o una nuotata in mare, fai più attenzione a tutti i tuoi sensi e permettiti di integrare nuove percezioni e informazioni. Potrebbe essere l’inizio di un nuovo e interessante rapporto.